Cos’è il bonus mobili e come funziona?

Il Bonus mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% per le spese di acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzati all’arredo di immobili oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia.

Il Bonus mobili riguarda tutte quelle parti che sono specificatamente attinenti alle opere da realizzare: ad esempio gli arredi per il bagno qualora si proceda alla ristrutturazione dello stesso.

Ma anche arredi, armadi, scaffalature, ecc., purché funzionali e attinenti ai lavori di ristrutturazione.

L’importo totale che è possibile portare in detrazione, comprensivo di prestazioni professionali, non può superare il tetto massimo di 16.000 euro per ogni proprietario.

In linea generale, il bonus mobili trova applicazione per gli acquisti sostenuti fino 31 dicembre 2021 ma, proprio in merito ai lavori di ristrutturazione, è necessario fornire alcuni chiarimenti.

Il meccanismo su cui si basa il bonus mobili 2021 è a scalare, ovvero:

  • Qualora i lavori siano iniziati dal 2019, sono agevolati gli acquisti eseguiti fino a fine 2020;
  • Qualora, i lavori siano iniziati dal 2018, rientrano gli acquisti effettuati fino a fine 2019;
  • Infine, se sono iniziati dal 2017, gli acquisti fino a fine 2018.

I nuovi arredi o elettrodomestici per cui si vuole usufruire della detrazione, devono essere necessariamente acquistati dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione.

La detrazione IRPEF legata al Bonus mobili deve essere ripartita tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo.

La detrazione spetta fino a concorrenza dell’IRPEF lorda. Pertanto, ove l’imposta lorda risulti insufficiente rispetto alla detrazione fruibile, la stessa per la differenza viene perduta (non è possibile andare a credito).

E’ importante, quindi, che il contribuente che si appresta a fruire di questo Bonus riesca ad avere traccia della propria capienza nell’IRPEF. Altrimenti il Bonus andrà perduto