Le aziende che operano nelle regioni del Mezzogiorno verseranno meno contributi per tutti i loro dipendenti e per i neo assunti dal 1° ottobre al 31 dicembre 2020. È quanto previsto dal decreto Agosto, che regolamenta la “Fiscalità di vantaggio” che si sostanzia nella riduzione, pari al 30%, del carico contributivo dei datori di lavoro. La fiscalità di vantaggio dovrebbe, da un lato, permettere il rilancio della domanda di lavoro e incrementare la competitività del Mezzogiorno e dall’altro consentire il contrasto del lavoro irregolare.
Sono entrate in vigore da giovedì 1° ottobre 2020 e saranno operative fino al 31 dicembre 2020 le previsioni di cui all’articolo 27 del decreto Agosto (DL n. 104/2020) che riconoscono, a favore delle aziende che operano nelle regioni del Mezzogiorno, la cosiddetta fiscalità di vantaggio, che riduce il carico contributivo del 30% per i lavoratori dipendenti in forza e quelli successivamente assunti.
Sono interessate le seguenti regioni: Umbria, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
La sede di lavoro deve essere situata, infatti, in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media EU27 o comunque compreso tra il 75% e il 90%, e un tasso di occupazione inferiore alle media nazionale.
Si può richiedere l’agevolazione anche per i lavoratori dipendenti già assunti.
I destinatari della misura che mira a tutelare l’occupazione sono i datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo.
La riduzione del 30% interessa i contributi previdenziali, con l’esclusione dei premi e dei contributi INAIL.
Il periodo di concessione dell’agevolazione è quello compreso tra il 1° ottobre al 31 dicembre 2020, previa autorizzazione della Commissione europea.