
L’Assegno Unico Universale è la misura economica a sostegno delle famiglie con figli a carico istituita con la Legge Delega 46/2021.
L’Assegno Unico Universale si chiama così perché, a fronte di un’unica e universale prestazione economica erogata a tutte le famiglie con figli fiscalmente a carico fino a 21 anni, andrà a rimpiazzare altre prestazioni come:
- Premio alla nascita 800 euro;
- Bonus Bebè;
- Fondo prestiti ai neo genitori;
- Assegni al nucleo familiare;
- detrazioni sui i figli a carico.
Per ottenere l’assegno sarà necessario presentare domanda, ma non sarà obbligatorio l’ISEE, anche se in assenza di ISEE si avrà diritto solo all’importo minimo previsto.
Assegno Unico Universale: a chi spetta?
L’Assegno Unico Universale viene erogato:
- per ogni figlio minorenne a carico, già a decorrere dal settimo mese di gravidanza;
- per quanto riguarda invece i figli maggiorenni, l’assegno continuerà ad essere erogato fino all’età di 21 anni, ma a condizione che il figlio rientri in una delle seguenti casistiche:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea;
- svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e percepisca un reddito annuo complessivo inferiore a 8.000 euro;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale.
Vi è poi il caso dei figli disabili a carico per i quali l’Assegno “eluderà” le regole ordinarie sopra descritte, e quindi verrà erogato senza limiti di età.
Assegno Unico Universale figli a carico: i requisiti
Per avere diritto all’Assegno Unico Universale occorre che al momento della presentazione della domanda, e per tutta la durata del beneficio, il richiedente sia in possesso di tutti i seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno:
- della cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o sia titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
- dell’assoggettamento al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- della residenza e del domicilio in Italia;
- della residenza in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, o titolarità di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno pari a sei mesi.
Viceversa, sul piano dei requisiti economici non è prevista nessuna limitazione, quindi tutte le famiglie con figli a carico fino ai 21 anni avranno diritto all’erogazione dell’assegno indipendentemente dal loro reddito e dall’ISEE. In altre parole né il reddito né l’ISEE costituiscono degli elementi selettivi per distinguere gli aventi diritto dai non aventi diritto all’Assegno Unico Universale.
Assegno Unico Universale: importi e tabelle ISEE
L’Assegno Unico Universale viene corrisposto mensilmente per ciascun figlio a carico fino all’età di 21 anni. Dopo i 21 anni, se il figlio risulta ancora a carico, vengono applicate le classiche detrazioni fiscali. Se la famiglia al momento della domanda è in possesso di un ISEE valido, l’importo spettante dell’assegno varierà in base alla situazione economica attestata dall’indicatore economico: cioè in pratica più è basso l’ISEE, più alto sarà l’assegno, e viceversa.
Per meglio rendere l’idea della stratificazione dell’assegno, sia in rapporto al valore economico dell’ISEE che in rapporto alla composizione del nucleo, possiamo mostrare, a titolo di esempio, questa tabella tratta dal testo di legge contenente alcune delle fasce reddituali coi relativi importi spettanti.
Tabella assegno unico universale
Assegno Unico Universale come, dove e quando fare domanda?
La domanda per l’Assegno Unico Universale può essere inoltrata a partire dal 1° gennaio 2022. Il richiedente, come abbiamo spiegato nel paragrafo precedente, potrà munirsi di un’attestazione ISEE valida e poi fare domanda:
- usufruendo dell’assistenza dei Patronati;
- oppure rivolgendosi all’Inps.
- oppure tramite lo spid nel sito inps.