La lista provvisoria dei servizi essenziali

In attesa di visionare il testo definitivo del decreto che sarà pubblicato oggi nella Gazzetta Ufficiale siamo in grado di anticipare alcuni dei principali servizi considerati essenziali che resteranno aperti. Coltivazioni agricole, produzione di prodotti animali e caccia; pesca e acquacoltura; industrie alimentari e delle bevande. Fabbricazione di spago, carta funi e reti. Confezione di camici, divise e altri strumenti di lavoro (non abbigliamento). Fabbricazione di carta; stampa e riproduzione di supporti etrolchimiche e petrolifere. Fabbricazione di prodotti farmaceutici. Fabbricazione di apparecchi eletromedicali. Fabbricazione di prodotti in gomma e plastica. Fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche. Riparazione e manutenzione di apparecchi medicali. Riparazione e manutenzione di macchine per le industrie chimiche, petrolchimiche e petrolifere. Riaprazione e manutenzione di trattori agricoli. Riparazione e manutenzione dei veicoli.

Fornitura di energia elettrica, gas e vapore e aria condizionata. Raccolta, trattamento e fornitura di acqua. Gestione delle reti fognarie. Raccolta e trattamento dei rifiuti. Installazione di impoianti elettrici e idrraulici.Commercio all’ingorsso di carta, cartone articoli di cartoleria. Servizi veterinari. Attività di call center. Pulizia e lavaggio di aree pubbliche. Servizi postali. Assistenza sanitaria e socio residenziale.

La filiera alimentare resta aperta

Come detto dal premier, chiuderanno tutte le attività produttive considerate non essenziali. Quindi resteranno in funzione le aziende collegate alle filiere alimentare, dei trasporti, del settore sanitario o biomedicale. Aperte quindi le aziende alimentari (bevande comprese), la filiera agroalimentare, la pesca e quella zootecnica necessarie per gli approvigionamenti. Continueranno a funzionare regolarmente i supermercati e i negozi di generi alimentari (e Conte ha sollecitato gli italiani a non assaltarli in quanto le scorte so o assicurate). Peraltro sul tema supermercati molte regioni sono andate in ordine sparso.

Ovviamente aperte farmacie e parafarmacie. Resteranno aperte anche le tabaccherie, le edicole così come funzioneranno i servizi di informazione. Per quanto riguarda l‘industria tessile funzionerà regolarmente solo quella legata gli indumenti di lavoro (dovrebbero essere chiuse pertanto le normali aziende di abbigliamento).

Resteranno attive anche le imprese produttrici di gomma, materie plastiche e prodotti chimici. Non sarà interrotta nemmeno la produzione di carta e in funzione saranno pure le raffinerie di petrolio indispensabili per garantire ad esempio il funzionamento dei trasporti esclusi dalla stretta.

Nessuna stretta sui trasporti

Le limitazioni non riguarderanno il trasporto ferroviario extraurbano dei passeggeri e delle merci. Garantito anche il trasporto dei passeggeri nelle aree urbane: vale a dire troveremo il taxi e le auto Ncc. In funzione navi e aerei. Nessuna limitazione per gli autotrasportatori.

I servizi esclusi dallo stop

Sono considerati essenziali la raccolta di rifiuti, la gestione delle fognature. Come ha anticipato Conte, restano assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi e finanziari. Dovrebbero essere esclusi dallo stop anche i servizi legati all’idraulica, all’installazione degli impianti elettrici, di riscaldamento. Come ovviamente saranno garantite le attività di riparazione e manutenzione collegate alle filiere essenziali.

La Pubblica Amministrazione

Restano attive le aree di attività collegate a sanità, difesa e istruzione.