Permessi per Donazione Sangue e Donazione Midollo Osseo

Donazione sangue

Chiunque possiede i requisiti di idoneità alla donazione del sangue, può diventare donatore. Il lavoratore dipendente che dona gratuitamente il proprio sangue, nella misura minima di 250 grammi, ha diritto ad astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettua la donazione, conservando la normale retribuzione.

il lavoratore è tenuto però a presentare al proprio datore di lavoro la seguente documentazione:

•dichiarazione attestante la gratuità della donazione, fruizione della giornata di riposo, riscossione dell’indennità e ammontare percepito;

•certificato del medico che ha effettuato il prelievo, rilasciato su un modulo intestato al centro presso cui è avvenuta la donazione, contenente gli estremi dell’autorizzazione del Ministero della Sanità e indicante: dati anagrafici del donatore ed estremi di un valido documento di riconoscimento; avvenuta donazione gratuita di sangue; quantità, giorno e ora del prelievo.

Corresponsione della retribuzione

Nel giorno di permesso per donazione sangue, il dipendente mantiene l’intera retribuzione. Questa sarà poi pagata dal datore di lavoro che l’anticipa per poi scomputarla in F24 nel versamento contributivo INPS.

Il datore di lavoro tenuto alla denuncia contributiva, infatti, deve porre a conguaglio la retribuzione spettante per le ore non lavorate nella giornata di donazione e deve conservare la documentazione fornita dal lavoratore (dichiarazione del lavoratore e certificazione del centro trasfusionale), provvedendo mensilmente a trasmettere all’Inps l’elenco delle retribuzioni per donazioni di sangue anche parziali (inidoneità alla donazione).Le giornate di riposo sono comunque accreditate figurativamente ai fini pensionistici.

Donazione midollo osseo

Anche il lavoratore dipendente che dona gratuitamente il midollo osseo ha diritto a dei giorni di permesso regolarmente retribuiti.

Rientrano in questa fattispecie, tutti i lavoratori dipendenti di ogni qualifica e settore, purché maggiorenni e regolarmente iscritti nel registro nazionale o regionale dei donatori, i quali si sottopongano volontariamente e gratuitamente alla procedura di donazione presso una struttura sanitaria abilitata.

I giorni di permesso spettanti sono indicati nel certificato medico e comprendono sia le giornate in cui avviene effettivamente la donazione di midollo osseo che quelle successive, così da permettere al donatore di ristabilirsi completamente dopo una procedura particolarmente delicata e debilitante.

Il lavoratore, iscritto nel registro dei donatori, per giustificare adeguatamente la necessità di fruizione dei permessi per donazione, ha l’obbligo di consegnare al proprio datore di lavoro la copia della certificazione sanitaria rilasciata dalle strutture ospedaliere o dai centri autorizzati che hanno effettuato la donazione.

La certificazione deve indicare quanto segue:

•dati anagrafici del donatore;•ore di permesso occorrenti agli accertamenti e ai prelievi preliminari alla donazione;

•giornate di degenza per il prelievo del midollo osseo;

•giornate di convalescenza successive al prelievo ritenute necessarie dall’équipe medica delCentro trasfusionale per il completo ripristino dello stato fisico del donatore.

In relazione a tutte le assenze legate alla donazione di midollo (giornate di degenza, convalescenza, ore di permesso per gli accertamenti, anche ove la donazione non abbia poi avuto luogo), il lavoratore ha diritto a percepire, da parte del datore di lavoro il quale può poi chiedere il rimborso all’Inps, la normale retribuzione, calcolata sulla base dei parametri con i quali si determina la retribuzione corrisposta ai lavoratori per la donazione di sangue.